Testo di Giulia


LA MALESIA

 

La Malesia è divisa in Malesia Occidentale (confina a nord con la Thailandia e a sud con Singopore) e Malesia Orientale (confina a sud con l’Indonesia e circonda i Brunei).

La Malesia Peninsulare è dominata da un nucleo montuoso in cui sono presenti molte vette che superano i 2100m.

Le colline sono di formazione calcarea caratterizzate da un colore grigio-biancastro, sono anche presenti molte grotte formate grazie all'erosione dell'acqua sulle rocce.

Il terreno della Malesia Orientale  è solitamente irregolare, con colline dai versanti scoscesi e anguste vallate. La terza fascia topografica è quella della spina dorsale montuosa che forma la linea di confine tra la Malesia Orientale e il Kalimantan.

La Malesia Peninsulare è attraversata da un intricato sistema di fiumi e torrenti. Il suo fiume più lungo - il Pahang  è lungo 434 km. I torrenti scorrono in ogni periodo dell'anno a causa delle piogge costanti, piogge prolungate spesso causano inondazioni, specialmente nelle aree dove il corso naturale dei fiumi è stato danneggiato dalle estrazioni minerarie incontrollate o dalle attività agricole.

Come nella Malesia Peninsulare anche nella Malesia Orientale, la direzione del corso dei fiumi è stabilita dagli altopiani all’interno.  I fiumi, anch'essi perenni come nella Malesia Peninsulare a causa delle piogge che cadono durante tutto l'anno, formano un denso reticolo che ricopre l'intera regione.

 Il fiume più lungo di questa zona, il Rajang, è lungo circa 563 km ed è navigabile da imbarcazioni dal fondo piatto, per circa 240km, la sua controparte il Kinabatangan, ha una lunghezza simile, ma è navigabile solamente per circa 190km.

Sia la Malesia Peninsulare che quella Orientale sono caratterizzate da temperature elevate, da molta umidità e da forti pioggie. Il clima della Malesia viene quindi definito equatoriale.

Il territorio è formato al 40% di collina, 15% di montagne e il rimanente 45% da pianure; da questi dati si può quindi capire che la pianura prevale sul territorio della Malesia, sia Orientale sia Peninsulare.

 

ECONOMIA

L’economia della Malesia negli ultimi anni è cresciuta molto, infatti è passata da essere un Paese in via di sviluppo a essere uno dei Paesi più ricchi del continente Asiatico.

Settore primario: tra le principali coltivazioni troviamo il riso, palma da olio, il tabacco, il caffè, canna da zucchero e una grande varietà da frutti tropicali (l’ananas in particolare). La Malesia è anche molto importante per la coltivazione di cauciù, infatti è uno tra i maggiori produttori mondiali di questa pianta;

Settore secondario: in Malesia possimao trovare numerosi giacimenti di petrolio e gas naturale, si estraggono oro, argento, ferro, bauxite e carbone. Nell’ industria quelle più sviluppate sono quelle che si occupano della raffinazione del petrolio.

Settore terziario: Il paese importa soprattutto semilavorati e attrezzature, esportando per lo più apparecchiature elettroniche, petrolio, gas e legname. I suoi principali partner commerciali sono Singapore, Giappone e Stati Uniti. Il settore terziario è quello che nei primi anni del 21^ sec. ha registrato la crescita maggiore. Il turismo ha assunto un ruolo di primo piano nel panorama economico malese. Le bellezze naturali e gli interessanti siti storici e archeologici hanno attirato nel Paese oltre 16 milioni di persone.

 

Un’azienda molto importante è la  Perusaharan Otomobil Nasional Sdn Bhd Company (Proton) è un produttore di automobili, motociclette ed elicotteri  nato nel 1983.

Nel 1995, la Proton ha lanciato la “Saga”, il suo primo modello automobilistico di derivazione Mitsubishi.

Dopo l'ingresso in Borsa avvenuto nel 1992, nell’ 1996 ha acquisito la casa automobilistica britannica “Lotus” e il produttore italiano di motociclette MV Augusta nel 2003. 

Fino a poco tempo fa la produzione Proton era largamente basata sul design Mitsubishi, e con la stessa azienda giapponese ha sempre avuto una collaborazione tecnica importante (La Mitsubishi è uno degli azionisti maggiori); ciononostante, dal 2004

 Proton ha sviluppato la sua linea di progettazione e produzione che esporta in ben 50 nazioni del mondo.

 

TURISMO

Il turismo in Malesia è molto sviluppato,  molte cose attirano i turisti ma in particolare:

- Il paesaggio:  sia a Nord sia nella zona Peninsulare si possono trovare le foreste tropicali che dominano il paesaggio, l’entroterra (molto montagnoso e poco popolato) è ricoperto da foreste molto antiche, alcune di queste hanno anche più di 130 milioni di anni!

- Le rive: sulle coste della Malesia possiamo trovare numerose spiagge sabbiose dalle acque turchesi dove vivono numerose specie di pesci. Le spiagge sono spesso circondate da giungle;

- La fauna e la flora: in tutto il paese, i paesaggi naturali accolgono specie animali e vegetali incredibili, sia per la loro diversità che per la loro bellezza. Si incontrano spesso scimmie e serpenti, quando si fanno passeggiate sulle spiagge circondate dalla giungla;

- I monumenti e le passeggiate: La Malesia possiede numerosi monumenti da visitare nel corso delle passeggiate, dove dominano vestigia del passato o creazioni contemporanee. I santuari indù, le moschee e le torri altissime consentiranno di scoprire un'altra sfaccettatura della Malesia.  Uno dei monumenti più visitati è “La torre Menara”, costruita al centro della più antica riserva naturale del paese, è una vera e propria bellezza architettonica. Con un'altezza di 421 metri, è la quarta torre di comunicazione più alta del mondo.

- La cucina tradizionale:  nella cucina malese si trovano molte spezie come il peperoncino, lo zenzero, lo zafferano delle Indie, il cumino, il pepe e il curry. 

Un pasto malese è molto spesso a base di riso. È cotto in diversi modi: a vapore, fritto, cotto in bianco o condito con latte di cocco, spezie ed erbe.

È anche spesso presente sotto forma di torta di riso o di lemang, riso colloso cotto con carbone di legna in un tubo di bambù cavo, guarnito da giovani foglie di banano. Il riso è accompagnato da verdure, carne o pesce.


Testo di Roberta

La  Corea del Sud

Confina a nord con laCorea del Nord, a ovest con i lmar Giallo (e poi la Cina), a sud con lo stretto di Corea e a est con il mar del Giappone La sua capitale è SEUL, che con più di venti milioni di persone nella sua area metropolitana è una delle città più popolate del mondo. Il paesaggio è prevalentemente montuoso.

La Corea del Sud occupa la parte meridionale della Penisola Coreana, che si estende per 1 100 km dal continente asiatico verso sud.

La Corea del Sud può essere suddivisa in quattro regioni fondamentali: a est una zona con alte montagne e strette pianure costiere; a ovest una zona con ampie pianure costiere, bacini fluviali e basse colline; nell'area di sudovest si trovano montagne e valli, mentre a sudest la regione è dominata dal bacino del fiume Nakdong.

Data la morfologia del Paese, i fiumi hanno in genere corso breve e irregolare, specie quelli che tributano al Mar del Giappone. I principali fiumi della Corea del Sud sono: il NAKTONG-GANG, che irriga ben coltivate conche tra i monti T'aebaek e Sobaek; lo Han e il TAEDONG-GANG, i cui bacini sono compresi tra i T'aebaek e la costa occidentale; essi sboccano nel Mar Giallo o nello stretto di Corea con ampi e profondi estuari che costituiscono ottimi porti naturali, in corrispondenza dei quali sono sorti alcuni dei principali centri coreani. I maggiori fiumi sono in genere navigabili nel loro tratto inferiore, mentre nel superiore presentano condizioni favorevoli allo sfruttamento idroelettrico

ECONOMIA

L'annessione della Corea al proprio territorio, perpetrata dal Giappone nel 1910, ebbe un peso determinante sull'evoluzione dell'economia del Paese, incidendo sullo sviluppo delle vie di comunicazione e delle attività industriali ed estrattive, soprattutto per le regioni settentrionali. La Corea meridionale, più favorita quanto a condizioni climatiche e ambientali, rimase eminentemente agricola, assumendo anzi il ruolo di vero e proprio granaio per il Giappone. La separazione dei due Paesi nel 1953 marcò poi la antitesi degli indirizzi di politica economica e sociale perseguiti nei decenni a seguire dai rispettivi governi. Se la ripartizione della penisola rese, in ogni caso, arduo lo sviluppo economico di entrambi gli Stati, tuttavia all'inizio fu certamente la Corea del Sud a subire i più duri contraccolpi del secondo dopoguerra, data la preesistente situazione di fragilità in cui versava il Paese, a causa della preminente dipendenza dal Giappone. Nonostante i cospicui aiuti statunitensi e, sino al 1961, dell'UNKRA (Agenzia delle Nazioni Unite per la ricostruzione della Corea), solo con gli anni Sessanta il Paese riusciva a recuperare i valori produttivi prebellici. Per accelerare il processo di sviluppo economico apparve ben presto evidente che la Corea del Sud doveva affrontare il problema della propria industrializzazione, pur senza trascurare le necessità alimentari di una popolazione già molto consistente e in fase di rapido accrescimento. Nel decennio successivo alla guerra civile e alla separazione dei due Stati, il governo sudcoreano promosse alcune misure per risollevare il Paese, supportato da flussi di denaro statunitense e aiuti dell'ONU: oltre a una forte campagna di scolarizzazione, varò una riforma agraria per la redistribuzione del reddito e introdusse rigide barriere tariffarie. Ma fu il 1962, anno del primo piano quinquennale, a segnare uno spartiacque con il passato. Il programma del piano, al pari dei quelli che lo seguirono, si proponeva di potenziare soprattutto la produzione industriale, sia quella di base sia – e in crescente misura – quella manifatturiera dei beni di consumo, per il mercato interno e per l'esportazione. Tale processo con gli anni si accentuò grazie soprattutto agli enormi investimenti esteri, in prevalenza nuovamente giapponesi e statunitensi, attirati dai bassissimi costi di una manodopera fortemente sfruttata e da una politica governativa favorevole al capitale straniero. I settori trainanti dell'economia furono quelli delle produzioni tessili, chimiche, siderurgiche, dei giocattoli e degli apparecchi elettrici. Fu proprio grazie ai spettacolari incrementi fatti registrare da questi comparti – per talune produzioni si può ormai parlare di "livelli europei" – se il prodotto nazionale crebbe, negli anni Settanta, nonostante la crisi economica mondiale, a una media annua del 9%. In questo periodo il Paese si giovò anche di un cospicuo miglioramento delle infrastrutture e di una serie di misure attuate dal governo per riequilibrare lo sviluppo dissimile delle varie regioni. In questi anni nacquero inoltre i chaebol, grandi gruppi industriali nelle mani di poche famiglie e con attività diversificate (sul modello giapponese), sostenuti e agevolati dalle politiche governative. Per incrementare ulteriormente gli investimenti dagli anni Ottanta, apertisi con una forte recessione a cui lo Stato dovette far fronte con drastiche misure di risanamento dell'economia (riduzione della spesa pubblica, liberalizzazioni, progressiva diminuzione degli interventi pubblici nell'economia), fu agevolato l'ingresso di operatori stranieri, i cui capitali iniziarono a orientarsi in maniera preponderante verso l'alta tecnologia (settore che in quel decennio fece segnare una crescita esponenziale), e si iniziò a intervenire anche nel campo finanziario e bancario con riforme strutturali. Il trend positivo dell'economia della Corea del Sud è continuato anche nell'ultimo decennio del Novecento, benché gli indici di crescita abbiano fatto segnare un fisiologico rallentamento, causato essenzialmente dalla raggiunta maturità dell'economia coreana, da due nuove crisi recessive e da maggiori misure protezionistiche attuate dai partner commerciali occidentali. Grazie alle riforme varate dal governo nel 1997-98, nonchè all'accordo con il Fondo Monetario Internazionale, la Corea del Sud ha anche compiuto passi significativi verso una maggiore trasparenza e flessibilità del sistema economico. Il Paese si è aperto in misura ancora maggiore agli investimenti stranieri, i mercati finanziari sono stati modernizzati ed è stata istituita una commissione per le operazioni di borsa. Questi fattori hanno permesso all'economia sudcoreana di resistere bene alla crisi monetaria asiatica del 1997, la quale, scaturita dall'eccessivo indebitamento con l'estero, ha fatto emergere il grave problema strutturale dell'economia sudcoreana: ovvero la bassa produttività del capitale e del lavoro. Le dure condizioni imposte dal  FMI per intervenire con un piano di salvataggio, tra cui l'abrogazione del divieto di licenziare, hanno portato all'aumento del tasso d'interesse da parte delle banche, a un'esplosione del tasso d'inflazione e a un aumento del tasso di disoccupazione; tuttavia, la solidità dell'economia ha fatto registrare, negli anni successivi, una costante e cospicua crescita del PIL che, con un incremento del 5%, posiziona il Paese all'undicesimo posto nella graduatoria mondiale (2006). La bilancia commerciale della Corea del Sud è ampiamente attiva e, nel biennio 2006-2007, sia l'inflazione sia il tasso di disoccupazione si sono attestati su valori molto bassi.

La Hyundai è una multinazionale della Corea del Sud fondata da Chung-ju-yung.  La prima società "Hyundai" fu fondata nel 1947 come impresa di costruzioni edili. Oggi è attiva nelle costruzioni navali, ferroviarie ,automobilistiche, nell'elettronica, nellafinanza, nella logistica, nei trasporti e nella grande distribuzione. Il gruppo Hyundai ha subito una massiccia ristrutturazione, in seguito alla crisi finanziaria dell'est asiatico del 1997 e alla morte del fondatore nel 2001.

LaHyundai Motor Company  è la società più conosciuta del gruppo, ed è, se considerato un gruppo unico conKia Motors, il quarto produttore mondiale di automobili (ha superato Ford nel 2010). Costruisce autovetture utilitarie berline, coupè e fuoristrada.


Lavoro di Alessia (Filippine)

Carta fisica delle Filippine
Carta fisica delle Filippine

Testo sulle Filippine

Introduzione

Le Filippine sono un arcipelago di oltre 7000 isole situate nell'Oceano Pacifico. Molte isole sono antichi crateri, alcuni dei quali ancora attivi.

Sono bagnate a nord dallo Stretto di Luzon, a ovest dal Mar Cinese Meridionale, a sud-ovest dal Mare di Sulu, a sud dal Mare Celebes, a est dal Mare delle Filippine.

La superficie si avvicina molto a quella dell'Italia e la capitale è Manila.

Sono prevalentemente pianeggianti e il clima è tropicale

Oltre alla religione cristiana e musulmana ci sono molti animisti.

Il filippino e l'inglese sono le lingue ufficiali.

Economia

Lo stato è molto povero perché non è al passo con i tempi, ma il suo fascino naturale lo aiuta molto.

Negli ultimi anni oltre 4 milioni di visitatori sono stati nelle Filippine grazie ai suoi magnifici paesaggi e al fatto che si possa passare da città molto caotiche a zone molto tranquille in poche ore.  Famosissime sono le colline di cioccolato per la loro "dolce" bellezza. Non sono le uniche al mondo, ma il loro interno le differenzia dalle altre. Infatti, racchiudono grotte e sorgenti. Esse hanno una forma insolita perché si sono formate con il deposito di corallo. Sono coperte di vegetazione verdissima ma, nella stagione calda assumono un colore marrone simile a quello del cioccolato.

Un terzo del territorio filippino ha terre coltivate. Nel settore primario predominano la coltivazione di riso e mais. La pesca è limitata a causa dell'lnquinamento e le Filippine sono uno dei maggiori produttori mondiali di caucciù.

Ci sono importanti giacimenti di oro, argento, rame e nichel.

Essendo composte da molte isole, le Filippine hanno molte compagnie aeree.

Pangilinan è il proprietario della Smart Communication, il più grande fornitore di accesso per telefoni con 63 milioni di utenti. La Smart è la principale fornitrice di servizi di telecomunicazioni e servizi digitali delle Filippine.

Cultura

Le Filippine hanno una vastissima varietà di musica: da quelle più popolari, comuni in tutto il Mondo ai generi meno conosciuti come la "musica della Terra", che viene prodotta utilizzando strumenti tradizionali e oggetti in composizioni primarie.

La "musica gong" si riferisce ad uno strumento, il gong, suonato nelle isole meridionali.

Molti brani hanno un'influenza spagnola perché la Spagna ha governato le Filippine per 333 anni .

La cultura del luogo è molto diversa dalla nostra; infatti molto diffuse sono le maid (cameriere) che lavorano nella maggior parte delle case Filippine. Esse molto spesso hanno anche la propria camera all'interno dell'abitazione e devono quindi lavorare ventiquattro ore su ventiquattro.  Le maid sono comunque molto comuni in tutta l'Asia (o quasi).

Il cibo filippino si distribuisce su cinque o sei portate: colazione, meryenda, pranzo, meryenda, cena e meryenda prima di andare a dormire. Come tutti gli asiatici, le pietanze hanno quasi sempre il riso, che accompagna persino i dolci.

Nonostante le portate siano (in quantità numerica) come le nostre, non si può dire lo stesso del contenuto dei piatti. Le pietanze hanno sapori molto forti e a noi occidentali potrebbero non piacere. Un esempio è l'adobopollo, maiale o pesce cotto in padella con aceto di vino bianco, salsa di soia, pepe nero, peperoncino piccante (facoltativo), alloro, aglio e cipolla. Alla fine viene impiattato con il riso bianco ed è fatta.

Una curiosità è l'assenza del coltello, sostituito dal cucchiaio.

La cucina filippina è molto influenzata dagli altri Paesi. Ad esempio ci sono gli involtini primavera e, purtroppo, la nostra buonissima pasta alla carbonara che di pasta alla carbonara ha ben poco.

Un tipico dolce è "Halo-Halo", una crema a base di patata dolce che sembra molto invitante.

Non manca comunque lo street food che piace agli abitanti.


TESTO DI MATTEO P.

TESTO RIASSUNTIVO MALESIA

La Malesia è un paese del Sud-est Asiatico,situato appena a nord dell'equatore.La capitale malese,Kuala Lumpur, è situata nella parte occidentale dello stato, a circa 40 km dalla costa.La Malesia Peninsulare occupa la maggior parte del segmento meridionale della penisola malese.Confina a nord con la Thailandia e con il mar Cinese meridionale,a sud con Singapore,a ovest con il mar Cinese meridionale e a sud-ovest con lo stretto di Malacca.La Malesia è attraversata da un intricato sistema di fiumi e torrenti. il suo fiume più lungo è il Pahang che è solo 434 km.

ECONOMIA:

Negli ultimi 30 anni la Malesia ha avuto un fortissimo sviluppo economico trasformandosi in uno dei paesi più ricchi dell'Asia.

La Malesia è divenuta leader mondiale nella produzione di componenti elettronici e primo paese del sud-est asiatico per l'assemblaggio e l'esportazione di autoveicoli.

anche i servizi del turismo e della finanza hanno tratto notevoli vantaggi. Tra le attività più produttive oltre al caucciù ci sono le colture del riso,il mais,le patate e le patate dolci,i frutti tropicali,caffè,cacao,arachidi,palme da cocco,palme da olio,pepe e altre spezie.

SPORT: 

In Malesia gli sport più popolari sono il badminton,l'automobilismo,il motociclismo,l'hockey su prato e le arti marziali.

 

In Malesia producono le famosissime Hotwheels, delle macchinine con la quale molti dei maschi ci giocavano da bambini (me compreso). é stata lanciata sul mercato il 7 settembre 1968, la linea di modellini Hotwheels inizialmente comprendeva automobiline e camioncini in scala 1:64. In seguito furono prodotti anche modellini più grandi, benché la linea rimase principalmente famosa per i modellini di piccole dimensioni di vetture muscle car, hot rod e auto Giapponesi JDM (japanese drift machine) . Nel corso degli anni sono stati prodotti circa diecimila modellini di automobili differenti. Larry Wood, primo direttore della divisione Hotwheels della Mattel, in passato aveva lavorato come designer della general Motors.

Oltre ai modellini di automobili, spesso autorizzati dalle stesse case automobilistiche (come la general Motors, la Ford, la Chrysler, la Ferrari, la Mazda,la Nissan e la Toyota).


lavoro di simone (filippine)

testo riassunto filippine

confini:

le filippine sono uno stato insulare.

e l'unico stato sul sud est asiatico ad non avere confini terresti.

a nord e separata da taiwan dallo stretto di luzon, a ovest bagnata dal mar cinese meridionale,a sud dal mar di celebes che la separa dall' Indonesia, a est dal mar delle filippine.

l'arcipelago comprende 7107 isole, la capitale e Manila, la maggioranza delle isole sono montagnose di origine vulcanica ricoperte da una densa foresta tropicale la montagna più alta è il monte apo: 2954 metri.

la baia di Manila e collegata alla laguna de bay che è il più grande lago delle filippine, dal RIO PASIG.

ECONOMIA:

l' economia delle filippine e la 42 esima più grande al mondo, le esportazioni includono prodotti eletronici mezzi di trasporto abbigliamento e prodotti petroliferi olio di coccco e frutta, grazie alla posizione sul mare c'è un forte sviluppo della pesca. 

L' allevamento più diffuso e quello del carabao, i filippini sono anche abili artigiani.

MANILA:

Manila e situata sulla costa est della baia di Manila, sulla più grande delle isole filippine.

nonstante la molta povertà è una delle città più cosmopolite* dl mondo ed è il centro economico culturale industriale del paese.

ha 12 milioni di abitanti, comprendendo la sua area metropolitana: e costituita da 17 città.

la città stessa con il suo 1.500.000 di abitanti è la 2 città più popolosa.

*racchiude persone di tutte le razze del mondo.

 

 

 

 

 


Lavoro di Fabio

Confini e popolazione

Confina a nord con la Corea del Nord, a ovest con il mar Giallo (e poi la Cina), a sud con lo stretto di Corea e a est con il mar del Giappone. La sua capitale è Seoul, che con più di venti milioni di persone nella sua area metropolitana è una delle città più popolate del mondo. Il paesaggio è prevalentemente montuoso, nonostante ciò con i suoi cinquanta milioni di abitanti, la Corea del Sud è il ventesimo Paese più densamente popolato al mondo.

Economia

La Corea del Sud è la quarta economia piu grande dell'Asia e la quindicesima/undicesima(questi sono i dati che ho trovato) del mondo. La sua economia è cresciuta del 200% dal 1963 al 2007. Nel 1945, l’economia sud coreana era principalmente agricola. Nei decenni successivi la Corea del Sud sviluppò l’industria leggera, i prodotti di consumo e l’industria pesante. L’economia sud coreana fu ulteriormente incrementata nel 1988 grazie alle Olimpiadi Estive e nel 2002 grazie ai Mondiali di Calcio, tenuti in Corea del Sud ed in Giappone. Allo stesso tempo il terziario crebbe immensamente. La parte maggiore del PIL sud coreano è costituita dal terziario (circa il 55%), specialmente da grandi magazzini, catene di negozi e supermercati. Il secondo settore per ordine d’importanza del commercio sud coreano, per il quale la Corea oggi è famosa in tutto il mondo, è il settore manifatturiero (più del 40% del PIL). Le industrie sud coreane comprendono: i settori tessile e metallurgico; il settore navale; la manifattura di automobili e l’elettronica (specialmente i semiconduttori, di cui la Corea del Sud è il maggiore produttore mondiale). Per terminare, l’agricoltura contribuisce solo ad una piccola parte del PIL sud coreano (il 4% circa). La coltivazione principale è quella del riso seguita da altri cereali come l’orzo, il grano, il mais, la soia e da altri prodotti quali i peperoncini, le patate dolci, il cavolo cinese, mele e pere.

 

All’inizio del XXI secolo, la Corea del Sud è leader nel settore dell’elettronica grazie agli aiuti ricevuti dal governo. Aziende prominenti in questo settore sono la Samsung Electronics e la LG Electronics. Per quanto riguarda le esportazioni, la Corea del Sud si è imposta come principale fornitore di semiconduttori oltre ad esportare vari prodotti elettronici. Per il futuro, il governo sud coreano sta cominciando ad investire nel settore della robotica.

Cibi coreani

La Corea ha una cultura culinaria e gastronomica molto ricca. Il cibo di base per i coreani è il riso, e per la precisione un particolare tipo di riso coreano a grani corti, chiamato riso appiccicoso, perché i suoi grani rimangono agglutinati anziché separarsi. Il riso viene servito ad ogni pasto insieme al kimchi, un cibo tipico coreano che i coreani non si fanno mai mancare e mangiano col riso, da solo o nelle zuppe. Il kimchi è fatto con cavolo (qualche volta con altri tipi di verdura, come cetrioli, ravanelli o germogli di soia, ma il cavolo è il più comune) fermentato insieme a peperoncino, aglio ed altre spezie. Si crede che il kimchi faccia molto bene alla salute perché è ricco di vitamine e di lattobacilli (con un contenuto persino più alto che nello yogurt).


Filippine - Virginia

 

 ASPETTI FISICI.

Le Filippine confinano a nord con il Mar delle Filippine, a ovest con il Mar Cinese Meridionale e il Mar del Sulu, a sud con il Mar di Celebes ed a est con l’Oceano Pacifico.

Il territorio è molto frammentato date le 7 mila isole da cui è composto.

Luzon e Mindanao sono due isole che costituiscono circa il 67% della superficie complessiva della nazione, ma altre sono Samar, Negros, Palawan, Panay, Mindoro, Leyte, Cebu e Bohol.

Le catene montuose principali sfiorano i 3 mila metri sia sull’isola di Mindanao, dove si trovano le vette più alte del Paese (il Monte Apo con 2954 m ed il Monte Dulang-Dulang con 2941 m), che su quella di Luzon (il Monte Pulog con 2922 m).

L’arcipelago è piuttosto ricco di acque, il Cagayan con 505 km è il fiume più lungo, seguono Mindanao, il Magat (principale affluente del Cagayan) e l’Agusan.

Sono diversi anche i bacini lacustri presenti, fra i più importanti troviamo la Laguna de Bay con 900 km^2, il Lanao ed il Taal.

 

CLIMA.

Il clima è tropicale, caldo ed umido, con in genere una stagione secca nei primi mesi dell’anno ed una piovosa da maggio in poi. Inoltre fra luglio e novembre le Filippine vengono investite da tifoni particolarmente violenti nella zona centrale del Paese; le temperature annue sono sui 26°-28°C senza variazioni rilevanti da un mese all’altro.

 

 

POLITICA.

Le Filippine, Paese dell’Asia, sono una repubblica indipendente dal 1946 e sono divise in 18 regioni amministrative di cui tre speciali: il distretto della capitale, la regione autonoma del Mindanao Musulmano e la regione Cordillera.

Oltre il 20% della popolazione, quindi circa 1.780.000 abitanti, vive nella capitale Manila, ma la città più popolosa è Quezon City, con circa 2.935.00 abitanti.

Gli abitanti delle Filippine sono per la maggior parte di origine malese-polinesiana e sono presenti una moltitudine di gruppi etnici. L’80% professa il cattolicesimo, il 5% il protestantesimo ed il 4% l’islamismo.

 

 ECONOMIA.

In campo agricolo, nelle colture per il consumo interno prevalgono il riso, il mais e la manioca. Fra le colture destinate all’esportazione vi sono, invece, palma da cocco, canna da zucchero, banane, ananas. Notevole è la produzione di tabacco e le sue migliori qualità provengono dal settentrione della nazione. Inoltre, il Paese è uno dei produttori mondiali di caucciù, è quindi molto pregiato il mogano filippino.

L’allevamento è praticato prevalentemente da grandi aziende a Mindanao e Masbate.

Molto diffusa è la pesca (in particolare di tonni, sardine, aringhe e acciughe), limitata però dall’inquinamento delle acque costiere e da metodi di sfruttamento distruttivi.

Rilevante è l’acquacoltura, in particolare di alghe, crostacei, tilapia e molluschi).

In campo industriale citiamo l’industria alimentare, l’industria tessile, l’industria chimica e l’industria dell’abbigliamento.

Il commercio è sviluppato con gli Stati Uniti d’America per le esportazioni.

Il turismo è il settore più sviluppato, ma è costantemente in crescita grazie alla bellezza paesaggistica del Paese ed alla possibilità di passare dal caos della capitale ad aree periferiche molto più tranquille nel giro di poche ore.

 

CULTURA CULINARIA.

Il cibo è una componente molto importante della cultura filippina. Mangiare è così costante che i filippini usano “Hai mangiato?” (Kumain ka na?) per salutarsi. La localizzazione delle Filippine ha giocato un ruolo fondamentale, facendone un crocevia di persone e merci da tutto il mondo. Come risultato, la cucina filippina riflette questo mescolarsi di culture.

I Malesi furono i primi a portare l’uso di peperoncini e salse di latte di cocco. 

I Cinesi hanno introdotto i noodles (spaghetti di riso), soia fermentata e tofu, involtini di uovo e salsa di soia.

Sono poi arrivati gli Spagnoli e sono rimasti nelle Filippine per più di 3 secoli. La colonizzazione ha avuto un grosso impatto sulla cucina filippina, tanto che la maggior parte dei piatti filippini conserva tratti e sembianze con quelli spagnoli (gli esperti dicono l’80% circa).

Gli spagnoli hanno quindi inserito i gusti mediterranei nella cucina, introducendo soffritti, brasati, cottura nell’olio e altre tecniche. Forse uno degli usi più diffusi dalla tradizione spagnola è la marinatura delle pietanze per aumentarne il sapore. Infine, sempre dagli spagnoli sono state introdotte nella cucina erbe e spezie come aglio, cipolla, peperoni, pomodori e aceto.

L’occupazione degli americani (Stati Uniti) è iniziata con il 1900 e ha portato maionese, hamburger, torte di mele, hot-dog e generalmente l’utilizzo di cibo a lunga conservazione e veloce da preparare. L’abbondante presenza attuale di catene di fast-food nelle città filippine è fra l’altro uno dei segni più evidenti dell’influenza americana nelle Filippine.

Passando agli ingredienti della cucina, le Filippine hanno molto riso, frutta e verdura. Inoltre, le 7107 isole filippine sono ovviamente circondate dal mare e conseguentemente da più di 2000 specie di pesci. Pesce e frutti di mare sono sicuramente un’altra componente fondamentale della cucina locale.

La carne (maiale, manzo e pollo) è tuttavia usata in modo predominante e abituale nelle aree urbane e fra le persone con un reddito sopra le media. Allo stesso tempo, in buona parte del Paese la carne è ancora riservata ad occasioni speciali come celebrazioni e ricorrenze, essendo più costosa.

Il riso cresce nelle Filippine da migliaia di anni ed è mangiato giornalmente durante tutti i pasti o quasi. Il riso è solitamente cucinato bollito o a vapore. Viene servito in bianco e senza condimenti, dal momento che la sua funzione è quella di accompagnamento a piatti saporiti. Uno dei suoi scopi è “neutralizzare” i sapori intensi e usarne in abbondanza è metafora di apprezzamento per il piatto servito (un filippino direbbe “il cibo era così buono che ho mangiato un sacco di riso”).

 


Lavoro di Andrea

Il più vasto arcipelago della Terra.

 

Una terra ricchissima, duramente sfruttata come colonia e oggi in alcune zone sovrappopolata, che sta cercando di migliorare le condizioni dei suoi abitanti, tra difficoltà, contraddizioni e successi.

 

Distesa su un arcipelago che occupa 5.000 km di mare sull'Equatore, tra Oceano Indiano e Pacifico, tra Asia e Australia, la Repubblica d'Indonesia è un paese immenso, con una popolazione che solo Cina, India e Stati Uniti superano. Delle sue 14.000 isole, appena 1.000 sono abitate: le più vaste sono Borneo e Nuova Guinea (solo in parte indonesiane), Sumatra, Celebes e Giava; famose sono poi le Molucche, isole delle spezie, e Bali, meta del turismo internazionale.

 

Le principali pianure del paese si trovano sul versante orientale di Sumatra e nella metà meridionale del Borneo; ma qui domina la foresta equatoriale, ricchissima di specie vegetali e animali. Gran parte del territorio è montuosa, anche nelle piccole isole.

 

Il clima è ovviamente equatoriale, caldo e umido, ma la circolazione atmosferica (monsoni) provoca comunque una differenza stagionale. Tutte le isole hanno precipitazioni abbondanti e moltissimi corsi d'acqua navigabili, anche se in genere brevi.

 

L'addensamento di abitanti è fortissimo a Giava, malgrado la fitta presenza di vulcani e la frequenza dei terremoti; qui troviamo quasi 1.000 ab./km2, più della metà della popolazione totale, e tutte le principali città: l'enorme capitale Giacarta, Bandung e Surabaja, primo porto indonesiano. Invece è scarsa la popolazione altrove, specie nel Borneo e nelle Molucche.

 

Nell'arcipelago si sono verificate migrazioni antiche e recenti: Malesi, Indiani, Arabi, Cinesi hanno soppiantato i primi abitanti, che sono presenti ancora nella Nuova Guinea. La lingua nazionale è una variante del malese, la religione dominante è quella islamica.

 

Nel Novecento la popolazione ha avuto una crescita fortissima che negli ultimi decenni sta rallentando. Come negli altri paesi che sono stati colonie (colonialismo), il problema dell'Indonesia è che l'aumento di abitanti non è sostenuto da una crescita sufficiente della ricchezza prodotta.

 

Destinato dagli Olandesi solo a produrre minerali e prodotti di piantagione, il territorio indonesiano è ricchissimo: il suolo dà legnami pregiati, caucciù, riso, frutta tropicale, cacao, caffè; il sottosuolo petrolio, gas, carbone, stagno, manganese, nichel, metalli preziosi. Tutti prodotti esportati, a prezzi sempre troppo bassi rispetto ai prodotti industriali dei paesi avanzati (spesso fabbricati proprio con quelle materie prime).

 

La ricchezza sta aumentando da circa vent'anni, da quando cioè sono entrati in produzione i giacimenti di petrolio e l'Indonesia ha avviato l'industrializzazione; il costo del lavoro è talmente basso che molte aziende estere hanno deciso di aprire stabilimenti in Indonesia o di utilizzare lavoratori indonesiani. I settori industriali più importanti sono quelli tessile, chimico, delle calzature, metallurgico e meccanico.

 

Molte isole attirano turisti grazie alle bellezze naturali, all'interesse delle ricche culture locali ‒ che si esprimono in un artigianato giustamente famoso ‒, agli importanti monumenti storici e al folclore.

 

 

 

CURIOSITA': Si chiama "Graffiteach", insegnare con i graffiti, ed è una bella iniziativa che ha riunito artisti e volontari a Giacarta per offrire un percorso educativo ai ragazzini di strada, costretti a vivere di elemosina e con un futuro spesso segnato.

 

Mi è piaciuto perchè i bambini imparavano in modo divertete.

 


Testo di Gabriele: il Taiwan

In passato il Taiwan è stato una colonia cinese, ha ottenuto l' indipendenza nel 1949, in seguito alla proclamazione della Repubblica Popolare Cinese. Il territorio è pianeggiante ad ovest e montuoso nel centro-est, è composto anche da isole minori. Il monte Yushan, con i suoi 3960 m di altezza, è la vetta più alta. C'è molto da dire sull' idrografia: sono ben 3 i fiumi che superano i 160 km di lunghezza:

-Zhuoshui (188 km)

-Gaoping (171 km)

-Tamsui (160 km)

Sfociano tutti e tre nello stretto di Formosa, a ovest. La moneta del Taiwan è il dollaro taiwanese. Negli ultimi decenni si è sviluppato parecchio il settore dell' alta tecnologia, un esempio è la "AsusTek Computer Inc", un' azienda con sede a Taipei, che produce schede video, smartphone e computer di alta qualità. Produce due marche di smartphone molto popolari nel Taiwan: lo ZenFone e il PadFone. 

Nel Taiwan si parlano diverse lingue: il mandarino standard, l' hakka, l' hokkien (solo nella provincia di Fujian). Alcuni parlano ancora delle lingue formosane ed austronesiane, in disuso da quasi un secolo. Il governo è una Repubblica Semipresidenziale, basata sui 3 Principi del Popolo.

La Contea di Hualien

La contea di Hualien conta 340.000 abitanti, di diverse etnie, tra le quali le popolazioni aborigene Ami, Atayal, Bunun, Truku, Sakizaya e Kalavan. Questa regione è famosa per i suoi parchi naturali: il Taroko National Park, l' East Coast National Scenic Park e lo Yushan National Park. Tra le tante attività praticabili, la più amata dai turisti è il "Dolphin and Whale Watching"


Lavoro di Vanessa (Singapore)

Singapore: ufficialmente la Repubblica di Singapore è una città-Stato del sud-est asiatico, situata sull'estrema punta meridionale della penisola malese. Si sviluppa su un arcipelago formato da circa 60 isole, la più grande e principale  è l'isola di Singapore che ospita la metropoli. A nord il Singapore è separato dalla Malesia e dallo Stretto di Johor, a sud è separato dalle indonesiane isole Riau dallo Stretto di Singapore.La città-Stato è il quarto principale centro finanziario del mondo ed è una delle principali città cosmopolite del globo, con un importante ruolo nel commercio internazionale e nella finanza, e il suo porto è tra i primi cinque per attività e traffico su scala mondiale.Singapore è un Paese con una lunga storia di immigrazione. Singapore è il secondo Paese più densamente popolato del mondo dopo il Principato di Monaco. Singapore presenta molti corsi d'acqua e laghi. I due principali laghi si trovano al centro dell'isola, dove si estende uno dei più grandi parchi del mondo. Il corso d'acqua principale è il fiume Singapore, che attraversa il centro della città e sfocia nell'oceano Indiano. Gli altri corsi d'acqua sfociano anch'essi nell'Oceano Indiano, o nel canale che separa la Repubblica di Singapore dalla Malesia. Il clima di Singapore è equatoriale poiché senza la presenza di stagioni distinte (piogge-secca), con un'uniformità di temperatura e pressione, elevata umidità e precipitazioni abbondanti. Il buddismo è la religione dominante a Singapore, praticata dal 33% degli abitanti. Ci sono monasteri e centri di tutte e tre le maggiori tradizioni. La maggior parte dei buddisti sono di origine cinese con missionari che provengono da Taiwan e dalla Cina. Singapore è una popolare meta dei viaggi a livello internazionale, contribuendo alla fioritura di un'importante industria turistica. Per attrarre più turisti il governo ha deciso di legalizzare il gioco d'azzardo e un gran numero di casinò si trovano nella zona di Marina Bay. Il cibo è un altro elemento promosso per attrarre i turisti, con il Singapore Food Festival che si tiene ogni luglio per celebrare la cucina di Singapore.Ogni anno a Singapore arrivano circa 200,000 stranieri per cercare assistenza medica e lo scopo è di servire un milione di pazienti stranieri l'anno entro il 2012. Il 28 settembre 2008 si è corso il Gran Premio di Singapore di Formula 1, vinto da Fernando Alonso su Renault. È stato il primo GP di Formula 1 interamente in notturna. Gli sport nazionali sono il badminton ed il tennis tavolo. In misura minore il calcio. In crescita il rugby, che partecipa regolarmente al Campionato asiatico per Nazioni e alle qualificazioni per la Coppa del Mondo.Nel 2010, Singapore ha ospitato la prima edizione dei Giochi Olimpici Giovanili.


Lavoro di Davide

Aspetti fisici
L'arcipelago giapponese è composto da 6 852 isole situate al largo delle coste orientali asiatiche, confina con il mar di Ohotsk a nord, l'oceano Pacifico a est, il mar Cinese Orientale a sud e il mar del Giappone a ovest. Le quattro isole principali, da nord a sud, sono Hokkaido, Honshu, Shikoku, Kyushu.
Il 73% del territorio giapponese è composto da foreste e montagne, il sistema montuoso principale è costituito dalle Alpi giapponesi, situate al centro di Honshu. La maggior parte delle vette è caratterizza da forme spigolose e cime scoscese, la vetta più alta è il monte Fuji-san, 3 776 m.
Le pianure sono situate lungo la costa o lungo le vallate interne, la pianura più vasta è quella di Kanto.
 Il Giappone ha 165 vulcani, di cui 108 attivi, perciò frequentemente è possibile che si verifichino terremoti o tsunami.
 I fiumi che attraversano il Paese sono generalmente brevi a causa della sua conformazione stretta e allungata. Il fiume più lungo è lo Shinano, nell'isola di Honshu. Inoltre all’interno dell’isola sono presenti numerosi laghi, principalmente di origine vulcanica.

Economia
 Il Giappone è la seconda potenza economica dell'Asia. L'industria è tra le più imponenti e avanzate al mondo: è dominata da due settori chiave, la produzione di automobili e l'elettronica di consumo, seguite dai settori chimico, farmaceutico, petrolchimico, motociclistico, aerospaziale, microelettronico, videoludico.
Nel Paese si trovano sia grandi multinazionali come Toyota, Honda, Sony, Panasonic, Yamaha, Toshiba, Canon, Nikon, Nintendo, SEGA sia piccole e medie aziende.
Inoltre ha sede la Borsa di Tokyo, seconda al mondo per capitalizzazione. Più limitato è il ruolo dell'agricoltura (riso, tè, patate, ortaggi) e dell'allevamento, mentre la pesca locale è seconda al mondo dopo quella della Cina.
Il turismo interno rimane una parte vitale dell'economia giapponese e della cultura giapponese, infatti il Giappone al 25º posto nella classifica delle più importanti destinazioni preferite dei visitatori stranieri.

Nintendo Co. Ltd. è una grande azienda giapponese specializzata nella produzione di videogiochi e console. Fu fondata il 23 settembre 1889 da  Fusajiro Yamauchi. Dopo aver ricevuto un enorme successo nel mercato giapponese, dove iniziò la sua produzione, arrivò nel 1985 nell’America settentrionale e l’anno successivo in Europa.
Dagli anni ottanta Nintendo ha prodotto sette console da tavolo: il Famicom/NES, il Super Famicom/SNES, il Nintendo 64, il Nintendo GameCube, il Wii, il Wii U e il Nintendo Switch.
Nintendo ha anche prodotto varie console portatili, tra cui sette versioni del Game Boy, quattro versioni del Nintendo DS, sei versioni del Nintendo 3DS, il Virtual Boy, i Game & Watch, i Pokémon mini e i Nintendo Mini Classics.
Nintendo ha pubblicato oltre cinquecento giochi,in trent'anni ha venduto oltre 577 milioni di console e 3,5 miliardi di copie di videogiochi.
La mascotte di Nintendo è Mario, personaggio creato nel 1981 da Shigeru Miyamoto per il videogioco Donkey Kong. Nintendo è infine quotata sulla borsa di Tokyo sin dal 1983.